I giardini dell’anima
Lucia Sarto presenta una realtà e una natura dai tratti delicati e sfumati che hanno il sapore e il profumo del più vivido dei ricordi.
Con ogni singola pennellata compone immagini fotografiche di paesaggi, balconate e squarci di marine di cui ci raggiunge la parte più dolce e vitale che oltrepassa i confini della materia e tutto compenetra.
Stemperando alla maniera impressionista i confini della forma la pittrice compone un tutt’uno sospeso nella morbida luce della vita, nei toni del sole marzolino, tratteggiando fiori in composizioni a nuvola che avvolgono lo spettatore in un’atmosfera surreale ma calda come il primo sole di maggio.
Le scelte pittoriche dell’artista sono il suo modo stesso di affrontare la vita, la sua anima: il costante rinnovamento e la tiepida speranza di una vita vissuta come un’eterna primavera che si snoda placida e tranquilla simile allo scorrere del fiume, a lei caro, dei suoi luoghi d’infanzia.
I suoi dipinti sono anche un invito a sperimentare le suggestioni pittoriche e farne un tesoro personale, a lasciarsi rapire dalla bellezza sospesa nel tempo di un momento e farne un ricordo che così impresso nella memoria diventa un modo diverso di vivere il quotidiano.
Proviamo ad entrare in uno dei suoi quadri. Immaginiamoci seduti per un tè su un balcone fiorito al sole e alla brezza primaverile, godiamoci quella pace e tranquillità in cui i pensieri si alleggeriscono. Ecco: l’attimo di abbandono, in cui il sospiro di sollievo ci coglie, è il ponte per ritrovare dentro se stessi, ovunque siamo, la nostra vera casa ovvero quel luogo indefinito in cui corpo, mente e anima si fondono insieme con il mondo e, nutrendosi a vicenda, ci preparano ad affrontare rinnovati la vita.
Eleonora Borghese